lunedì 19 dicembre 2016

"Dolce Castrovillari" - primo contest di pasticceria tipica

Regolamento

Art. 1 L’Associazione Città futura indice il 1° Contest di pasticceria tipica. Il contest si svolgerà il 21 dicembre 2016 alle ore 12 presso la sala consiliare del comune di Castrovillari(Cs). Il tema del contest è “Dolci tradizionali rivisitati”.
Art. 2 Il contest è aperto a pasticceri e appassionati di pasticceria non professionisti. L’Associazione Città futura si riserva il diritto di suddividere il contest nelle due categorie in base al numero dei partecipanti. Art. 3 La quota di partecipazione al contest è di 10 Euro da versare al momento della consegna della creazione. Il numero minimo di partecipanti al contest è di 4.
Art. 4 Per partecipare al contest occorre comunicare entro lunedì 19 dicembre la propria partecipazione e presentarsi entro le ore 10 presso la sala consiliare del comune di Castrovillari con la propria creazione.
Art. 5 Le creazioni dovranno essere di minimo 20 porzioni. Le rivisitazioni riguarderanno cambiamenti significativi alla ricetta base (es. Farcitura e/o base differente, oppure copertura diversa) ma senza stravolgerla completamente. Ad esempio nel caso di una rivisitazione della crostata si può modificare la base in un suo ingrediente (es. Cacao) ma facendola comunque di pasta frolla. Per motivi di sicurezza alimentare non saranno accettate torte contenenti uova crude ed è sconsigliato l’uso della panna per la copertura, visto che le creazioni resteranno fuori dal frigorifero per qualche ora. In caso di utilizzo di frutta fresca si consiglia di lavarla con bicarbonato. Al momento della consegna le creazioni dovranno essere identificate con il titolo e il nome e cognome del partecipante e dovranno essere corredate dalla lista ingredienti.
Art. 6 Il contest si svolgerà nel seguente modo: tra le ore 10.00 e le ore 10.30 ci sarà la consegna delle creazioni ed inizio valutazione da parte della giuria. Alle ore 11.00 si aprirà al pubblico, finirà la valutazione da parte della giuria ed inizierà la degustazione del pubblico. Alle ore 12.00 ci sarà la dichiarazione dei vincitori e la premiazione. Dopo la premiazione sarà possibile continuare la degustazione fino alle ore 13.00.
Art. 7 La giuria sarà composta da esperti del settore che valuteranno le creazioni presentate.
Art. 8 Alla fine dell’insindacabile giudizio della giuria verranno decretate le prime due creazioni classificate. Per il 1° e 2° dolce classificato le creazioni saranno valutate dalla giuria in base al gusto, all’originalità e all’estetica delle stesse. Il 1° dolce classificato verrà denominato “Dolce d’inverno”, sarà inserito nella “Carta del gusto” dell’amministrazione comunale di Castrovillari e la ricetta verrà sottoposta a tutte le attività locali di ristorazione e pasticceria per essere inserita nei propri menu.
Art. 9 Dopo la valutazione da parte della giuria le creazioni saranno sporzionate a cura dei partecipanti e offerte al pubblico gratuitamente.
Art. 10 Per ogni partecipante minorenne sarà necessario inviare la liberatoria firmata da un genitore o da un tutore.
Art. 11 Qualora alla data del 19/12/2016 non venga raggiunto il numero minimo di partecipanti, l’Associazione Città futura si riserva il diritto di accettare iscrizioni anche dopo questa data.
Art. 12 Ai partecipanti non verrà corrisposto alcun compenso né a titolo di gettone di presenza né a titolo di rimborso spese.
Art. 13 L’Associazione Città futura si riserva la facoltà di annullare il contest qualora cause indipendenti dalla sua volontà ne impedissero l’effettuazione.
Art.14 L’Associazione Città futura si riserva la facoltà di spostare la data del contest qualora cause indipendenti dalla sua volontà ne impedissero l’effettuazione nella data prestabilita. Impegnandosi a comunicare tempestivamente ai partecipanti la nuova data.
Art. 15 Tutti i partecipanti, con l’iscrizione al contest: - autorizzano registrazioni, riprese e diffusioni a livello televisivo, audiovisivo, fotografico del contest, dichiarando di nulla pretendere in proposito dall’ Associazione Città futura e/o da altri; - autorizzano ad inserire i propri dati nelle liste dell’Associazione Città futura, per l’invio di proprio materiale informativo: in ogni momento i partecipanti potranno avere accesso ai propri dati, chiederne l’aggiornamento, la cancellazione, la rettificazione o l’integrazione, in base all’art. 7 del D.Lgs. 196/03; - sollevano l’Associazione Città futura da qualsiasi responsabilità morale, civile e patrimoniale per eventuali danni che, dalla loro partecipazione al contest, possano derivare a persone o cose; - dichiarano di aver preso visione e di accettare integralmente tutti gli articoli compresi nel presente regolamento.
Art. 16 Informativa ai sensi dell’art. 13 del D. Lgs. 196/2003 – Codice in materia di protezione dei dati personali. Ai sensi del D. Lgs. 169/03 della tutela dei dati personali si informa che i dati comunicati dai partecipanti saranno trattati dall’Associazione Città futura per la realizzazione del “1° Contest di pasticceria tipica” e potranno essere comunicati per il medesimo scopo ad altre associazione e/o società. In relazione a tali dati la persona interessata potrà aggiornarli, modificarli ed integrarli, o semplicemente annullarli. Il concorrente dà atto di essere stato preventivamente informato circa gli elementi indicati dal D. Lgs. 169/03 ed acconsente espressamente che i dati forniti siano trattati come indicato.


Il direttore del contest
Tommaso Caporale
Cell. 393.6287001

giovedì 15 dicembre 2016

Caporale in corsa per il premio Italia a Tavola – personaggio dell’anno di enogastronomia


Tommaso Caporale è stato inserito tra i 36 candidati “Opinion leader” al sondaggio nazionale “Personaggio dell’anno di enogastronomia” indetto dal network Italia a Tavola con il contributo dei consorzi Grana Padano e Trento Doc . Caporale, giornalista sommelier e conduttore televisivo, è stato protagonista di diverse iniziative legate alla promozione dell’agroalimentare della Calabria, dall’organizzazione del “Salone del vino novello del Meridione” alla pubblicazione della prima guida “Sapori mediterranei, il gusto del Sud”. Attualmente conduce la trasmissione televisiva “Evoluzione” in onda su Esperia Tv, emittente sul digitale terrestre della Calabria. Sarà possibile votare al sondaggio che vede Caporale rappresentare la Calabria, sino al prossimo 5 febbraio 2017, collegandosi al sito http://www.italiaatavola.net/pagina_sondaggio.aspx?s=8 . Tra gli altri candidati spiccano volti noti del piccolo schermo e di fama internazionale come Joe Bastianich, Carlo Petrini, Simone Rugiati, Antonella Clerici, Caterina Balivo e Benedetta Parodi.

mercoledì 5 ottobre 2016

Inaugura la prima fontana di vino in Italia sempre aperta



Sarà inaugurata il prossimo 9 ottobre, dalle ore 17, la prima fontana di vino in Italia. E sarà in Abruzzo, a Caldari di Ortona (Chieti), a conclusione dell'evento "D'ora e Sempre" con raccolta e pigiatura del Montepulciano Storico Nitae della cantina Dora Sarchese.
L'iniziativa è dell'associazione non-profit Il cammino di San Tommaso, che da anni organizza percorsi spirituali e turistici da Roma ad Ortona, nella cui cattedrale sono custodite le spoglie dell'apostolo Tommaso. 
La nascita della fontana di vino è stata poi sostenuta da Nicola D'Auria, titolare della cantina Dora Sarchese, e progettata dall'architettoRocco Valentini.
La nascita dell'idea è presto detta: Dina Cespa e Luigi Narcisi, tra i fondatori del Cammino di San Tommaso, hanno viaggiato più volte sugli itinerari del Cammino di Santiago, in Spagna, imbattendosi nella fontana di vino della Bodegas Irache a Estella, in Navarra (nella foto), installata dall'azienda come segno di accoglienza dei pellegrini di passaggio.
La fontana spagnola ha ispirato l'associazione e, con il coinvolgimento dell'imprenditore ortonese, è stato deciso di realizzare l'opera.
Sarà, di fatto, la prima vera e propria fontana di vino in Italia, considerando che quelle storiche di Carosino (Taranto), San Floriano del Collio (Gorizia) e Marino (Roma) aprono in realtà i rubinetti solo in occasione di ricorrenze particolari, come feste patronali o altre festività popolari.

Inaugura la prima fontana di vino in Italia sempre aperta



Sarà inaugurata il prossimo 9 ottobre, dalle ore 17, la prima fontana di vino in Italia. E sarà in Abruzzo, a Caldari di Ortona (Chieti), a conclusione dell'evento "D'ora e Sempre" con raccolta e pigiatura del Montepulciano Storico Nitae della cantina Dora Sarchese.
L'iniziativa è dell'associazione non-profit Il cammino di San Tommaso, che da anni organizza percorsi spirituali e turistici da Roma ad Ortona, nella cui cattedrale sono custodite le spoglie dell'apostolo Tommaso. 
La nascita della fontana di vino è stata poi sostenuta da Nicola D'Auria, titolare della cantina Dora Sarchese, e progettata dall'architettoRocco Valentini.
La nascita dell'idea è presto detta: Dina Cespa e Luigi Narcisi, tra i fondatori del Cammino di San Tommaso, hanno viaggiato più volte sugli itinerari del Cammino di Santiago, in Spagna, imbattendosi nella fontana di vino della Bodegas Irache a Estella, in Navarra (nella foto), installata dall'azienda come segno di accoglienza dei pellegrini di passaggio.
La fontana spagnola ha ispirato l'associazione e, con il coinvolgimento dell'imprenditore ortonese, è stato deciso di realizzare l'opera.
Sarà, di fatto, la prima vera e propria fontana di vino in Italia, considerando che quelle storiche di Carosino (Taranto), San Floriano del Collio (Gorizia) e Marino (Roma) aprono in realtà i rubinetti solo in occasione di ricorrenze particolari, come feste patronali o altre festività popolari.

In arrivo il codice del Prosecco per i flussi commerciali

Un successo della collaborazione tra Unindustria Treviso, in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane, i tre Consorzi di tutela e il Cirve
Il Prosecco diventa grande: la Commissione Europea ha creato un apposito codice di Nomenclatura Combinata a 8 cifre specifico per il Prosecco spumante: 2204 1015, che entrerà in vigore il 1° gennaio 2017. Fino ad oggi, in Europa, solo Champagne ed Asti potevano vantare un codice proprio, per tutti gli altri spumanti, tra cui il Prosecco, rimaneva un generico “altri vini spumanti Dop”. Era quindi impossibile conoscere i reali flussi commerciali, ed era ancora più complesso cercare di prevenire le frodi e contraffazioni che colpiscono questo nostro vino di eccellenza.
Una vittoria conseguita grazie alla sinergia di Unindustria Treviso e dei tre Consorzi di tutela: Prosecco DOC, Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, Asolo Prosecco DOCG, che hanno unito le forze e la capacità di influenza in sede europea.
L’iter non è stato semplice: raccolta dei dati a supporto, grazie al contributo del CIRVE - Centro Interdipartimentale per la Ricerca in Viticoltura ed Enologia dell’Università di Padova - e dell’Istat; preparazione della proposta e di tutta la documentazione a corredo sotto la supervisione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, e sua successiva presentazione al Comitato Codice Doganale – sezione nomenclatura tariffaria e statistica (settore NC) della Commissione Europea, grazie al prezioso supporto delle Federazioni nazionali ed europee di categoria: Federdoc, Federvini, Unione Italiana Vini, EFOW e Comité Européen des Enterprises Vins.
“ E’ stata fondamentale – spiega Ivo Nardi, Presidente del Gruppo Vinicolo di Unindustria Treviso – la forte relazione che la nostra Associazione ha stabilito con l’Agenzia delle Dogane di Roma che partecipa al Comitato Codice Doganale, con la quale abbiamo lavorato in sinergia per oltre due anni per il raggiungimento di questo traguardo. È un esempio virtuoso dei vantaggi di una relazione proficua tra imprese e Pubblica Amministrazione, che è al centro dell’impegno di Unindustria Treviso per raggiungere obiettivi di interesse per il territorio e il Paese”.   
Quali i vantaggi più tangibili del nuovo codice del Prosecco? Innanzitutto, la tracciabilità dei flussi e quindi dei volumi di Prosecco che circolano in Europa e nel mondo. Utile ai fini statistici e per le politiche commerciali delle aziende, ma anche strumento importante di tutela contro i falsi ‘prosecco’ che utilizzano questo nome in modo fraudolento. All’interno della proposta sono state riportate, per le nove province di Veneto e Friuli Venezia Giulia in cui il Prosecco viene prodotto, anche le superfici coltivate e le produzioni ottenibili. La tracciabilità data dal nuovo codice di Nomenclatura Combinata consentirà quindi di individuare facilmente eventuali quantità anomale o in eccesso, e di andare a colpire i sempre più frequenti fenomeni di contraffazione. 

L'olio spalmabile di Reolì diventa realtà

Reoli' Srl, azienda nata nel 2015 dallo spin-off accademico R&DCal, industrializza il brevetto del progetto PON-Ricerca e Competitivita' 2007-2013 "Spread Bio-Oil" messo a punto dal Laboratorio di Reologia e Ingegneria Alimentare dell'Universita' della Calabria. L'azienda, spiega una nota, svolge tutte le sue attivita' in Italia e rappresenta un'interazione virtuosa tra il mondo della ricerca e dell'industria che ha portato all'implementazione di un processo innovativo per la produzione di grassi vegetali semisolidi e quindi di un olio spalmabile 'palm free', senza lattosio e colesterolo, oltre che privo di allergeni e grassi idrogenati. E' stato cosi' sviluppato un sostitutivo ai condimenti derivati da proteine animali ricchi di colesterolo e lattosio, come il burro, o contenenti olio di palma o grassi idrogenati come le margarine. "Gli atenei italiani sono una fucina di nuovi progetti, brevetti e invenzioni che spesso non trovano una reale applicazione nell'industria. Noi abbiamo l'orgoglio e il piacere di essere partiti dalla ricerca per sviluppare e industrializzare un prodotto altamente innovativo", afferma il management di Reoli'. "Anche se la nostra realta' e' nata di recente, l'idea imprenditoriale ha radici che partono da un iter di ricerca pluriennale svolto in sinergia con il laboratorio di ingegneria alimentare dell'Universita' della Calabria. Il frutto di questa collaborazione e' l'ingegnerizzazione di un prodotto unico che fin dai primi riscontri avuti promette di riscuotere grande successo nel mercato alimentare". Reoli' ha sviluppato una tecnica per cristallizzare l'olio tramite un processo fisico che non ne altera le proprieta' organolettiche, non prevede aggiunte di conservanti artificiali e non ricorre a processi di idrogenazione catalitica degli oli vegetali lavorati. La lavorazione degli olii avviene, inoltre, a basse temperature per non alterarne proprieta' e caratteristiche. La produzione avviene nel nuovissimo stabilimento di Corigliano Calabro, in provincia di Cosenza, dove e' in funzione un impianto completamente automatizzato a ciclo continuo. Il sistema di stoccaggio degli oli e la linea di lavorazione del prodotto operano in ambiente totalmente asettico dove l'azoto gioca il ruolo fondamentale per contenere e controllare i fenomeni ossidativi degli oli vegetali processati favoriti dal contatto con l'ossigeno. "Il processo di organogelazione, che attribuisce la consistenza solida dell'olio, non comporta un'alterazione chimica della sua composizione", spiega Lucia Seta, R&D Engineer di Reoli'. "Non e' la molecola a essere modificata ma i legami molecolari e per questo le proprieta' organolettiche dell'olio non vengono alterate. Il prodotto finito risponde ai requisiti di produzione alimentare anche dal punto di vista della consistenza meccanica". La tecnica adottata per l'ottenimento dei condimenti Reoli' si basa sull'impiego di emulsionanti di origine vegetale in grado di solubilizzarsi nell'olio e di sviluppare al suo interno, in particolari condizioni di temperatura e concentrazione, un reticolo cristallino idoneo a incrementarne la consistenza fino a renderlo semi-solido. Reoli' terra' la sua prima presentazione ufficiale in occasione del SIAL di Parigi, in programma dal 16 al 20 ottobre

"L'italiano più amato" di Caffo, la migliore campagna pubblicitaria

La distilleria F.lli Caffo, leader nel campo dei digestivi alcolici e conosciuta in Italia e nel mondo per il Vecchio Amaro del Capo, ha trionfato mercoledì 28 settembre 2016 a Milano, alla tredicesima edizione del Press&Outdoor Key Award, il galà promosso da Media Key, volto a supportare la creatività e l’efficacia della comunicazione pubblicitaria veicolata attraverso la stampa quotidiana e periodica, l’outdoor e le forme di comunicazione non convenzionali.
La campagna pubblicitaria è stata realizzata dall’agenzia di comunicazione Publione, da oltre sei anni partner dell’azienda Caffo, che continua a curare gli aspetti creativi e gestionali per il più corretto posizionamento del prodotto leader dell’azienda, il Vecchio Amaro del Capo. Per tutta l’estate 2016, la campagna “L’italiano più amato” è stata protagonista di una massiccia pianificazione, che ha interessato, oltre ad alcune maxi affissioni in Calabria, anche formati minori, che hanno toccato oltre 160 fra le località marittime più di tendenza in tutta Italia. Una pianificazione che ha sostenuto attivamente un claim incisivo e un visual che ha visto protagonista una femminilità moderna e seducente che sa scegliere il meglio del gusto.
Tutto questo all’interno di una campagna multimediale di grande impatto, che comprendeva numerosissimi passaggi dello spot “Freeze Your Moment” sulle reti TV RAI e Mediaset e dello spot radio su RTL 102.5, che ha dedicato a Caffo e al Vecchio Amaro del Capo, la diffusione dell’emittente che, nei mesi estivi, ha trasferito la redazione presso la prestigiosa sede del “Caparena” di Taormina, da dove ha trasmesso, in diretta, i suoi popolari programmi, con frequenti citazioni del prodotto Caffo e dei sempre più apprezzati cocktail, che lo vedono tra gli ingredienti di base.
Nel corso della premiazione che ha visto presente presso l’Auditorium dell’Università IULM a Milano un ampio pubblico di operatori del settore, Edward Voskeritchian (esperto nel commercio internazionale), a nome dell’editore di Media Key Roberto Albano, ha consegnato il prestigioso premio all’Amministratore Delegato dell’azienda Sebastiano Caffo. Per l’agenzia PubliOne hanno ritirato premio e diplomi il CEO Loris Zanelli e il Creative Director Maurilio Brini. “Per noi il Vecchio Amaro del Capo non è solo un prodotto – ha aggiunto Sebastiano Caffo –. Per noi è il traguardo di un secolo di tradizione e di passione. Quando abbiamo saputo che è diventato l’amaro più venduto in Italia nel canale GDO, abbiamo voluto festeggiare questo successo che, non a caso, arriva subito dopo le celebrazioni per il nostro centenario. Questa campagna è stata ideata proprio per esaltare questo felice momento della nostra storia e per continuare nello sviluppo della nostra presenza nei bar e nei locali più frequentati dai giovani, dove i bartender più creativi ci hanno consentito di scrivere e rinnovare costantemente ricettari di cocktail da gustare in mille occasioni”.

Uva, vendemmia e vino nei musei



Dal Bacco di Pier Francesco Mola in mostra alla Galleria Spada di Roma alla Tomba del Tuffatore del Parco Archeologico di Paestum, dal Fanciullo con Canestro di Frutta di Caravaggio della Galleria Borghese, sempre a Roma, al vaso con Dioniso che attinge il vino del Museo Nazionale archeologico di Taranto. Torna il 3 ottobre la domenica gratis nei musei e nei luoghi della cultura statale e il Mibact lancia una nuova campagna sfidando i visitatori ad una caccia a tesoro digitale nelle collezioni alla ricerca di paesaggi, nature morte, raffigurazioni sacre che hanno ispirato nei secoli le opere dei grandi maestri. Si parte con vino, uva e vendemmia, tema di ottobre, e si proseguirà via via con altri temi, ognuno legato ad un mese. Tutti potranno condividere le proprie foto con l'hastag #ottobrealmuseo e invadere i social con opere immortalate dai musei di tutta Italia. La campagna sarà promossa su tutti i social network, in particolare instagram @museitaliani, il profilo lanciato per le Olimpiadi.

Uva, vendemmia e vino nei musei



Dal Bacco di Pier Francesco Mola in mostra alla Galleria Spada di Roma alla Tomba del Tuffatore del Parco Archeologico di Paestum, dal Fanciullo con Canestro di Frutta di Caravaggio della Galleria Borghese, sempre a Roma, al vaso con Dioniso che attinge il vino del Museo Nazionale archeologico di Taranto. Torna il 3 ottobre la domenica gratis nei musei e nei luoghi della cultura statale e il Mibact lancia una nuova campagna sfidando i visitatori ad una caccia a tesoro digitale nelle collezioni alla ricerca di paesaggi, nature morte, raffigurazioni sacre che hanno ispirato nei secoli le opere dei grandi maestri. Si parte con vino, uva e vendemmia, tema di ottobre, e si proseguirà via via con altri temi, ognuno legato ad un mese. Tutti potranno condividere le proprie foto con l'hastag #ottobrealmuseo e invadere i social con opere immortalate dai musei di tutta Italia. La campagna sarà promossa su tutti i social network, in particolare instagram @museitaliani, il profilo lanciato per le Olimpiadi.

Torna "Milano Golosa"

Quest’anno ci sarà anche un occhio di riguardo per la cucina vegetariana e vegana, in sintonia con le tendenze d’abitudini e stili di vita che stanno prendendo piede. Torna Milano Golosa, la quinta edizione della manifestazione gastronomica creata da Davide Paolini, in programma dal 15 al 17 ottobre al Palazzo del Ghiaccio di Milano. In programma degustazioni, dibattiti e approfondimenti.
Tra gli ospiti di Milano Golosa 2016 ci saranno Valeria Mosca, forager e creatrice del centro ricerche Wood-ing sui cibi selvatici, Claudio Corallo, agricoltore e produttore di cacao a Principe-São Tome, gli chef, tra cui Pietro Leemann, anima del ristorante Joia e impegnato nella diffusione di una cucina che sia naturale, biologica, con piatti vegetariani e vegani. In programma anche una sfida tra le paninoteche italiane: creare tre panini in abbinamento a tre bibite vintage. La premiazione lunedì 17 ottobre a Palazzo del Ghiaccio.
Scopo della manifestazione è anche quello di far incontrare al pubblico milanese alcuni prodotti e materie prime di qualità d’Italia, in una sorta di tour eno-gastronomico attraverso duecento espositori.
Alcuni esempi sono i prodotti caseari: il Frant friulano, i formaggi di capra, le caciotte di latte vaccino, il Castelmagno d’alpeggio, il raviggiolo. Tra le novità di questa edizione c’è iltrombolotto, una salsa antica a base d’olio, limone trombolotto e varie erbe, la cui ricetta affonda le radici nelle preparazioni dei monaci cistercensi.
Poi i vini come il Lambrusco di Modena, il Chianti, il Chiaretto. Tra i salumi: la galantina di pollo, il salame d’oca, la mortadella; tra i dolci, i panettoni realizzati con la pasta madre.
La rassegna sarà aperta al pubblico sabato 15 ottobre (dalle 13 alle 21), domenica 16 ottobre (dalle 10 alle 20) e lunedì 17 ottobre (dalle 10 alle 17). Altri eventi si svolgeranno in ristoranti ed enoteche del centro – con il programma di Fuori Milano Golosa. Il biglietto d’ingresso costa 10 euro a persona, 5 euro per i bambini dai 6 ai 12, gratis i bambini sotto i 6 anni.

venerdì 30 settembre 2016

A Brattirò (VV) "Vendemmia in Festa"

Dopo il successo di Vicoli diVini, tenutosi lo scorso luglio, Saturnalia riprende il viaggio alla scoperta delle eccellenze enologiche del nostro territorio, portando questa volta gli appassionati direttamente nei luoghi di origine e produzione di quello che rappresenta un fiore all’occhiello della cultura calabrese: il vino.
Quale modo migliore per scoprire il vino infatti, se non quello di partecipare alla raccolta dell’uva e seguire passo passo il suo viaggio in cantina. Profumi, sensazioni e l’allegria che la vendemmia sa regalare, si condensano a fine giornata in un brindisi senza pensieri attorno ad un tavolo imbandito nell’incantevole cornice delle Cantine Rombolà presso Brattirò, famoso borgo del vino nelle vicinanze di Drapia.
“Vendemmia in festa”, questo il nome dell’evento che si terrà domenica 2 ottobre, durerà dalle 10 fino al pomeriggio, ed è dedicato agli appassionati della enogastronomia di qualità, della cultura contadina, dello sport e della natura. Al Welcome point del tour, sarà possibile ricevere il programma e tutte le informazioni necessarie dal team Saturnalia, per vivere al meglio “Vendemmia in festa”. Qui è possibile partecipare alla raccolta manuale delle uve, ascoltare i racconti dei vignaioli in un’atmosfera gioiosa e degustare il vino in vigna. Al banco d’assaggio di casa si può degustare l’intera gamma dei vini e partecipare alle degustazioni tecniche guidate.
Protagonisti, insieme ai vini, sono i cibi della cucina contadina calabrese, piatti dai sapori semplici ed autentici preparati dalle signore di Brattirò che compongono la Brigata di cucina, depositarie di antichi segreti e ricette di famiglia, tramandate dalle loro mamme e nonne. Le escursioni naturalistiche a cavallo o sul dorso di un mulo, a piedi, portano alla scoperta di un territorio incontaminato, ricco di riserve naturali e oasi incantate. L’incantevole mulino “Du madonnaru” risalente al XI Secolo fa da cornice all’evento e le grandi campagne circondate dalle fiumare offrono la possibilità di lunghe camminate in mezzo alla natura, alla scoperta degli antichi mestieri.
Spazio anche alla musica, con gli Hostaria n°4 che allieteranno gli ospiti in un divertente live show. Per qualsiasi informazione, è possibile contattare Saturnalia via e mail info@saturnalia.net, oppure seguire la pagina dell’evento su Facebook.

Legacoop, assemblea regionale sull'agroalimentare

Un’alleanza tra istituzioni, organizzazioni e operatori per rafforzare la cooperazione nell’agricoltura calabrese e creare nuove opportunità di crescita e di occupazione. E’ stato questo il filo conduttore che ha caratterizzato i lavori dell’assemblea regionale delle cooperative agroalimentari organizzata da Legacoop Calabria nella sede della cooperativa “Aoc” di Roccabernarda, in provincia di Crotone. Il tema della convention, “l’agricoltura cooperativa in Calabria tra vincoli e opportunità”, ha fornito l’occasione per un costruttivo confronto a più voci concluso dal presidente nazionale di Legacoop Agroalimentare Giovanni Luppi, accompagnato dal vicepresidente Sergio Caselli. In premessa l’assemblea, su input del presidente di Legacoop Calabria Angela Robbe, ha espresso incondizionata solidarietà alla cooperativa “Terre Joniche”, che gestisce terreni confiscati alla ‘ndrangheta a Isola Capo Rizzuto, colpita dall’ennesima intimidazione: “Un gesto vigliacco – ha dichiarato Luppi – che fa molto male e che richiede uno sforzo ancora più forte da parte delle istituzioni e di tutti noi per affermare la cultura della legalità”.
Dopo i saluti del sindaco di Roccabernarda Vincenzo Pugliese e, in rappresentanza della Provincia di Crotone, del sindaco di Petilia Policastro Amedeo Nicolazzi, il dibattito è entrato nel vivo con l’intervento della Robbe, che ha subito centrato il cuore della questione: “Per superare i limiti dell’individualismo e la debolezza sul mercato e per rilanciare l’agricoltura cooperativa è sempre più necessario mettersi insieme ma è necessario anche che tutti i soggetti competenti, compresi i cooperatori e le associazioni, facciano massa critica in vista di un obiettivo comune perché – ha aggiunto la presidente di Legacoop Calabria – non basta più dire che l’agricoltura è il settore trainante dell’economia calabrese se poi non si è conseguenti nei fatti”. Molto articolata poi la relazione del responsabile regionale Legacoop agroalimentare Gaetano Potenzone, che ha elencato le criticità ancora esistenti nel settore come “i rapporti ancora non ideali tra gli operatori e le istituzioni e anche tra gli stessi operatori e la frammentazione dell’offerta”, sottolineando però che “non si deve essere pessimisti ma si deve puntare sulla cooperazione come lo strumento per superare limiti e ostacoli”.
Potenzone ha rimarcato il ruolo da protagonista che Legacoop Agroalimentare intende rivestire nel quadro della programmazione comunitaria 2014-2020 che, ha aggiunto, rappresenta “un banco di prova decisivo. Nella gestione dei fondi europei e anche del Masterplan bisognerà evitare gli errori del passato e puntare sull’efficacia e sull’efficienza dei progetti, sulla semplificazione delle procedure, sulla legalità e sul rispetto dell’ambiente”.  Su quest’ultimo punto si è soffermata anche l’assessore regionale Antonella Rizzo, che ha legato lo sviluppo dell’agricoltura anche a “un nuovo modo di governare il territorio, puntando come sta facendo la Giunta Oliverio agli obiettivi zero consumo del suolo e zero discariche”. Dall’assemblea delle cooperative agroalimentari è partita anche una sorta di appello alle organizzazioni di categoria per migliorare le sinergie già avviate. Appello raccolto sia dal presidente della Cia regionale Nicodemo Podella sia dal presidente di Confagricoltura Calabria Alberto Statti, che hanno poi posto l’accento sulla necessità di potenziare in Italia e in Calabria il segmento  della filiera rappresentato dalla trasformazione e hanno sollecitato dalle istituzioni un maggior rigore nella tutela dell’autenticità dei prodotti nazionali e regionali.
Alla discussione ha portato il proprio contributo anche Franco Laratta, commissario di Ismea, l’ente economico del ministero dell’Agricoltura che finanzia progetti in tutt’Italia: “Le priorità, di cui sia lo Stato che la Regione devono farsi carico, sono soprattutto – ha spiegato Laratta - l’abbattimento dei vincoli di una burocrazia a tratti opprimente e forme di sostegno alla liquidità delle aziende agricole, che soffrono anche di una certa difficoltà nell’accesso al credito”. Sulle strategie della Regione per l’agricoltura calabrese è intervenuto il consigliere regionale delegato del governatore Oliverio Mauro D’Acri, cha ha illustrato “la grande opportunità, che è anche l’ultima, dei fondi europei per lo sviluppo della Calabria” rilevando poi “la necessità di mettere sempre più in rete gli attori, anche se è già confortante il messaggio che esce da questa giornata: a differenza del passato, oggi ci sono imprenditori che sono pronti a collaborare anche con le istituzioni”. Al tema della legalità ha posto attenzione Onofrio Maragò, responsabile Dipartimento Pesca di Legacoop Calabria, il quale, prendendo spunto dall’intimidazione alla coop “Terre Joniche”, ha lanciato l’idea di una legge regionale di sostegno, anche economico, alle aziende che gestiscono beni confiscati alle cosche e restano vittime di attentati. A chiudere i lavori di un’assemblea che è stata molto partecipata l’intervento del presidente di Legacoop Agroalimentare nazionale Giovanni Luppi, che ha declinato alcune parole d’ordine che anche in Calabria vanno seguite: “Integrarsi, mettersi insieme e fare innovazione, perché così si liberano anche risorse importanti”. Luppi si è quindi soffermato sul delicato tema della distribuzione invitando tutti gli operatori a “fare sistema altrimenti rischiamo di sprecare una grande potenza di fuoco”, concludendo con uno “sprone” all’assemblea: “Se la cooperazione non si organizza, nei supermercati non ci si arriva. E la cooperazione – ha detto Luppi - nasce dal basso: e allora anche qui in Calabria bisogna andare in giro per campagne a promuovere la cooperazione. E’ un ‘lavoraccio’ ma va fatto”.
(Fonte: illametino.it)

giovedì 29 settembre 2016

Anteprime Tre Bicchieri e Premi Speciali Gambero Rosso 2017

9 premi per 9 categorie che sintetizzano il lavoro che sottende tutta la guida. Un'analisi vini, cantine, metodi di produzione, prezzi che raccontano in che direzione sta andando il mondo del vino.
Come ogni anno abbiamo sintetizzato il nostro lavoro nei Premi Speciali. Il Rosso dell’Anno è un grande Gioia del Colle Primitivo, il Muro Sant’Angelo Contrada Barbatto ’13 di Chiaromonte. Il Bianco dell’Anno è un raffinatissimo elegante Verdicchio dei Castelli di Jesi, il Classico Superiore Misco ’15 di Tenuta di Tavignano. Il premio Bollicine dell’Anno va alla ventesima annata di un iconico Valdobbiadene, il Giustino B. ’15 della Ruggeri & C., decisamente uno dei migliori spumanti a base di uve glera che abbiamo mai assaggiato. Il premio Dolce dell’Anno va alla friulana Lis Neris che ci ha proposto un Tal Lùc Cuvée Speciale, un fantastico vino da meditazione frutto del taglio di due annate, la ’06 e la ’08.
La Cantina dell’Anno va a Bellavista, la grande azienda franciacortina capofila del gruppo Terra Moretti che vanta una collezione di maison di livello tra Franciacorta e Toscana.
Il Miglior Rapporto Qualità Prezzo va all’ottimo Pecorino ’15 dell’abruzzese Tiberio, mentre il Viticoltore dell’Anno è Aimone Vio, un viticoltore ligure di grande talento e straordinaria passione. La Cantina Emergente è la chiantigiana Istine, una bellissima realtà dal sicuro avvenire. Il premio per la Viticoltura Sostenibile, infine, che è una tematica a noi molto cara, va all’umbra Roccafiore, che oltre a produrre un eccellente Grechetto di Todi è dalla sua nascita impegnata in questo settore.(Fonte: gamberorosso.it)

Rosso dell'Anno
Gioia del Colle Primitivo Muro Sant’Angelo Contrada Barbatto ’13 Chiaromonte
Bianco dell'Anno
Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Misco 2015 Tenuta di Tavignano
Bollicine dell'anno
Valdobbiadene Extry Dry Giustino B. 2015 Ruggeri & C
Dolce dell'anno
Tal Lùc Cuvée Speciale Lis Neris
Cantina dell'anno
Bellavista
Miglior Rapporto Qualità Prezzo
Pecorino 2015 Tiberio
Viticoltore dell'anno
Aimone Vio (BioVio)
Cantina Emergente
Istine
Premio per la Viticoltura Sostenibile 
Roccafiore

Anteprime Tre Bicchieri 2017

Anteprima Tre Bicchieri 2017. Trentino

Giornata dell'olio extravergine, 10mila agricoltori in piazza

Sono "quasi diecimila agricoltori italiani scesi in piazza per la mobilitazione" a difesa dell'oro verde Made in Italy, nella Giornata nazionale dell'olio extravergine italiano in corso fuori e dentro il Mandela Forum di Firenze. Lo rende noto Coldiretti, che ha promosso oggi la manifestazione, a cui partecipa il presidente dell'associazione Roberto Moncalvo e a cui sono attesi anche il premier Matteo Renzi e i ministri Maurizio Martina e Andrea Orlando.
"Avete preso i nostri marchi, non vi daremo le nostre piante", "Chi acquista ha il diritto di sapere se quello che compra è veramente fatto in Italia", "Piu' trasparenza", Spremiamo l'olio non i produttori" e "Stop agli inganni, salviamo il Made in Italy", è scritto su cartelli e striscioni al Mandela Forum dove all'esterno sono parcheggiati "qualche decina di trattori". Sotto accusa concorrenza sleale, speculazioni, mancanza di trasparenza e truffe che "mettono a rischio il futuro del prodotto piu' rappresentativo della dieta mediterranea".

Olio d'oliva, crollo del 38% nelle previsioni ma salgono i prezzi

Crollo del 38% della produzione di olio di oliva in Italia che scende ad appena 298 milioni di chili, un valore vicino ai minimo storici di sempre, con effetti inevitabili sui prezzi. È quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Ismea/Unaprol presentati alla Giornata nazionale dell’extravergine italiano al Mandela Forum di Firenze, con diecimila agricoltori con i trattori per difendere in una storica mobilitazione il prodotto più rappresentativo della dieta mediterranea da concorrenza sleale, speculazioni, mancanza di trasparenza in etichetta, truffe ed inganni con l’hashtag #salviamogliulivi.  

Un andamento che - sottolinea la Coldiretti - si riflette sulla produzione a livello mondiale dove si prevede una storica carestia dei raccolti per effetto del crollo della produzione anche in Grecia con circa 240 milioni di chili (-20%) ed in Tunisia dove non si supereranno i 110 milioni di chili (-21%) mentre in Spagna, che si conferma leader mondiale, si stimano circa 1400 milioni di chili, in linea con l’anno scorso. In controtendenza la Turchia che aumenta la produzione del 33% per un totale di 190 milioni di chili. 

Il risultato è una previsione di produzione mondiale a 2,785 miliardi di chili in calo del 9%, con conseguenti tensioni sui prezzi che si prevedono in forte rialzo per effetto della corsa all’acquisto dell’olio nuovo. I cambiamenti - spiega la Coldiretti - si faranno sentire sul carrello della spesa soprattutto in Italia dove i consumi di olio di oliva a persona sono attorno ai 9,2 chili all’anno, dietro la Spagna con 10,4 chili e la Grecia che con 16,3 chili domina la classifica. I prezzi alla borsa merci di Bari, che è la più rappresentativa a livello nazionale, sono in significativo aumento - precisa la Coldiretti - con un balzo nell’ultima settimana del 14% per l’extravergine rispetto all’inizio dell’anno.  

Le previsioni Ismea/Unaprol che classificano l’Italia come secondo produttore mondiale nel 2016/17 indicano che la Puglia si conferma essere la principale regione di produzione nonostante il calo, mentre al secondo posto si trova la Calabria con una riduzione della produzione inferiore alla media nazionale e sul gradino più basso del podio si trova la Sicilia dove il taglio dovrebbe essere più marcato a causa delle condizioni meteorologiche primaverili che hanno causato perdite in fioritura. Complessivamente - precisa Coldiretti - nel Mezzogiorno si stima un calo produttivo del 39%, al nord di appena il 10% mentre al centro del 29%, con la Toscana in linea con questa riduzione. «Con l’approvazione dei piano olivicolo nazionale si è aperto un percorso di crescita del vero Made sul quale fare leva per incrementare la produzione nazionale, sostenere attività di ricerca, stimolare il recupero varietale e la distintività a sostegno della competitività del settore» ha affermato il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, nel sottolineare che «l’Italia può contare su oltre 250 milioni di piante di ulivo su oltre un milione di ettari di terreno coltivato con il maggior numero di olio extravergine a denominazione (44) in Europa e sul più vasto patrimonio di varietà d’ulivo del mondo (395) che garantiscono un fatturato al consumo stimato in 3,2 miliardi di euro nel 2015». 

Via libera dalla Cina all'export dall'Italia di carne suina. Martina: passo avanti decisivo

"Abbiamo ottenuto un risultato molto importante a tutela della nostra suinicoltura sul quale abbiamo lavorato intensamente negli ultimi mesi in sinergia con il Ministero della Salute e con l'Ambasciata italiana in Cina". Lo afferma il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina in merito al via libera della Cina all'export dall'Italia delle carni suine della Macroregione del Nord (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Valle D'Aosta, Veneto e Province Autonome di Trento e Bolzano). "È fondamentale ora entrare presto nella fase operativa e aprire definitivamente il mercato - aggiunge Martina - Andiamo così ad aggiungere un tassello fondamentale al piano strategico che abbiamo messo in campo per sostenere con forza le esportazioni dei nostri prodotti in mercati cruciali come quello cinese. Basti pensare che negli ultimi anni le esportazioni italiane in Cina hanno superato i 350 milioni di euro, confermando anche un crescente interesse per il Made in Italy agroalimentare". "Il superamento del blocco delle carni suine - conclude Martina - è dunque un passo in avanti decisivo, insieme ad altri negoziati che abbiamo concluso su olio d'oliva e agrumi e al progetto '10+10', con il quale abbiamo registrato 10 Indicazioni geografiche cinesi in Europa e 10 Ig europee in Cina, tra le quali i nostri Grana Padano e Prosciutto di Parma."

mercoledì 28 settembre 2016

Nei supermercati vini a Km "20"

Sarà il chilometro 10 o il chilometro 20 la strada per coniugare qualità e prezzo nella vendita del vino in particolare nella grande distribuzione? La provocazione la lancia niente di meno che il Times, che nell'edizione di ieri a pagina 3 (addirittura) propone un articolo di Deirdre Hipwell dal titolo: «Il vino di Lidl sfida le aspettative dell'uva».
Intrigante ma criptico. Il contenuto però spiega la strategia del colosso tedesco dei discount: rifornirsi di vino non nei territori «cult» ma in quelli limitrofi. Qualità un po' più bassa ma prezzi molto più accessibili. Il gioco sembra valga la candela.
«Se sei un wine lover che ha bramato qualcuna delle più rinomate etichette francesi ma è sempre stato trattenuto dal prezzo, ora un supermercato economico afferma di aver trovato una soluzione: comprare una bottiglia dal vignaiolo in fondo alla strada», si legge nell'articolo. I geniacci di Lidl sono infatti convinti che «le bottiglie più economiche le cui uve sono state coltivate a poche miglia di distanza dalle cantine top sono buone quasi quanto quelle, senza però spennare i consumatori». Ecco così che i negozi britannici della catena tedesca hanno riempito i propri scaffali scaffale di 42 bottiglie a prezzi ottimi, almeno sulla carta (geografica): ad esempio un Merlot di Château Roque la Mayne venduto a 8,99 sterline alla bottiglia e che arriva dalle Côtes de Bordeaux, a 16 km dall'area di Pomerol, un luogo leggendario che produce bottiglie che raramente costano meno di 100 sterline. Mentre un Reuilly Domaine dui Chêne Vert promette di dare per sole 8,99 sterline quasi le stesse sensazioni gusto-olfattive di un blasonato Sancerre della Valle della Loira.
È una strada praticabile anche in Italia? Non impossibile ma certo difficile. Anche a causa del diverso sistema di qualità che vige da noi rispetto alla Francia. In Italia infatti il prezzo del vino è il frutto di una serie di fattori che si combinano tra di loro: denominazione, blasone, tecniche produttive, mercato, mode. In Francia tutto è più rigido: oltre un secolo fa è stato creato un sistema di suddivisione qualitativo di fatto mai più toccato i cui livelli più alti (Premier Cru, Premier Cru Classé, Premier Grand Cru Classé rispettivamente nelle zone di Bordeaux, Sauternes e Saint-Emilion) godono di una sorta di rendita di posizione che si concretizza in prezzi altissimi. Ecco perché a distanza di pochi chilometri in Francia i prezzi di due vini possono essere anche dieci volte inferiori a fronte di differenze date più dalla fama che dalla qualità. Da noi quindi la Lidl (e anche gli altri discount) perseguono una strategia diversa: vendere vini blasonati di produttori poco noti e spesso «misteriosi» a prezzi che sono all'incirca la metà dell'entry level della tipologia (un Barolo a 9,90, un Amarone a 13,90). I critici che si sono presi la briga di assaggiarli hanno riscontrato qualità organolettiche piuttosto modeste. Quindi l'approccio democratico al grande vino ha i suoi limiti: alla fine chi vuole bere davvero bene deve rassegnarsi a tirar fuori il portafogli. (Fonte: ilgiornale.it)

martedì 27 settembre 2016

Bollicine, bene l'export ma a prezzi bassi

L'aumento dell'export di bollicine italiane nel primo semestre 2016 pari al +23% "è una buona notizia", ma "un conto se andiamo a vendere i vini di due, tre euro, altro se vendiamo vini di 15-20 euro a bottiglia". Così il presidente del Consorzio Franciacorta Vittorio Moretti commenta i dati diffusi ieri dalla Coldiretti che segnano un balzo delle vendite all'estero dello spumante italiano.

Come Franciacorta, spiega Moretti, "penso che quest'anno arriveremo a un +15%, non oltre. Stiamo lavorando molto bene, noi vendiamo un prodotto di alta qualità con alto valore aggiunto". Il successo anche in Francia? "E' sempre riferito a un prodotto di basso costo. E' indubbio però che la Franciacorta stia avendo un grosso riscontro anche sul mercato francese.

Sappiamo che è un mercato sempre reticente al vino italiano però di fronte al prezzo o a determinati prodotti di qualità, anche il mercato francese risponde".

Migliorare il vino con le onde elettromagnetiche

Trenta minuti di «magia» per trasformare il vino di una stagione non eccellente in un’annata doc. Tutto questo è possibile grazie ai campi elettromagnetici pulsati a ioni e creati attraverso la risonanza stocastica. E se il metodo scientifico utilizza paroloni non comprensibili a tutti, il metodo di applicazione è semplice: da una provetta di vino pregiato si trasferiscono le caratteristiche organolettiche a una bottiglia di vino di un’annata non eccellente. E l’avvertenza è solo una: il vitigno di appartenenza deve essere lo stesso. La scoperta è di Franco Missoli, biofisico dell’Associazione italiana fisica medica (Aifm) e del centro di ricerca medica dell’università ospedale Sacco di Miano, in collaborazione con l’Istituto Idras di Torino.
Alla base di questa «magia» ci sono le onde elettromagnetiche. «La metodica dei campi magnetici pulsati è studiata e approfondita in Italia e nel mondo da diversi scienziati e ricercatori — spiega —. I campi di applicazione sono stati diversi: dalla medicina al nucleare, dall’aeronautica allo sport e alla musica. Tutto questo patrimonio di conoscenza sulle onde elettromagnetiche ha permesso di avere un know how formidabile. Non a caso oggi c’è una vera e propria rincorsa alla sperimentazione da parte di colossi farmacologici, come ad esempio Glaxo, che stanno lavorando sulla possibilità di catturare un’impronta genetica da un farmaco, attraverso gli studi effettuati sugli elettrofarmaci». Missoli ha applicato la stessa metodologia al vino. «Dopo essere riusciti a catturare l’impronta genetica di un vino di una buona annata, lo abbiamo trasferito in una bottiglia dello stesso vitigno di una stagione di minore pregio. Attraverso le onde elettromagnetiche a risonanza stocastica abbiamo stimolato il vino più pregiato, quindi i segnali ricavati sono stati amplificati attraverso un microprocessore e infine trasferiti per via elettromagnetica alla bottiglia di vino meno pregiata». E se il trasferimento dell’impronta genetica ha una durata di circa un’ora, l’efficacia di avere sul tavolo un vino pregiato svanisce in circa quattro ore. Perché è necessario avere due vini provenienti dalla stesso vitigno? Missoli spiega come è impossibile incorrere nel rischio di sofisticare il vino. «L’impronta genetica deve essere la stessa, diversamente si attiva il watch dog, una sorta di allarme che riconosce la diversa genetica del vino contenuto in provetta e nella bottiglia, in questo caso l’allarme avverte che è impossibile il processo di trasferimento».
Il professor Missoli, che trascorre le vacanze in Romagna, ha iniziato a tastare il terreno e, con in mano la sua nuova scoperta, ha proposto il macchinario alle aziende vinicole della zona. «È un progetto che vuole aiutare l’economia agricola e vinicola italiana – spiega – Infatti se un’azienda vinicola ha in cantina un’annata di prodotto non eccellente attraverso questo strumento può vendere anche un vino che diversamente sarebbe difficile da smaltire. Ovviamente il cliente deve essere a conoscenza del procedimento che c’è dietro e le etichette dell’annata non devono assolutamente essere sostituite». Ma al momento le aziende sono caute. «L’intuizione è geniale – interviene l’enologo della cantina Colombarda di Cesena, Giuseppe Meglioli, al quale è stato presentato il progetto – ma devo capire qual è il contesto giusto per poterla applicare. Forse se l’impronta genetica di un vino la utilizzassimo per individuare l’impronta di un territorio diventerebbe una garanzia di prodotto».

Francesca Dorato nominata assessore all'Agricoltura e vicesindaco di Castrovillari



Francesca Dorato è il nuovo vicesindaco di Castrovillari. Avvocato, classe 1974, eletta nella lista dei “Progressisti” nel maggio 2015 a sostegno del sindaco Domenico Lo Polito, ha firmato questa mattina l’incarico nel Palazzo di città. Oltre alla carica di vicesindaco alla Dorato sono state assegnate le deleghe di Politiche del Lavoro, delle Attività Produttive, dell’Agricoltura e del Turismo.
«Una responsabilità importante che cercherò di portare avanti con il massimo impegno – ha commentato a caldo la neo componente di giunta – c’è tanto da fare ma con lo spirito di sempre, quello di gruppo, svolgerò al meglio le mansioni che mi sono state affidate dal sindaco Lo Polito».
Un risultato gratificante per il gruppo consiliare dei “Progressisti” di cui fanno parte oltre alla Dorato, Peppino Pignataro, Serena Carrozzino e Dario D’Atri e dal prossimo consiglio anche Giuseppe Oliva che subentrerà appunto alla Dorato nell’assise comunale.
La delega di vicesindaco era stata precedentemente affidata ad Angela Lo Passo.

La ratifica dell’incarico di giunta alla Dorato sarà ratificata nel prossimo consiglio comunale del 30 settembre.

sabato 24 settembre 2016

Mattarella visita lo stand Calabria al Salone del gusto di Torino



Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ieri ha visitato lo stand della Regione Calabria "Profondo Food". "Sono venuto a salutare la Calabria -ha detto Mattarella- perchè da questa terra stanno partendo delle esperienze molto importanti ed interessanti".La soddisfazione e i ringraziamenti del Presidente Oliverio.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha visitato lo stand della Regione Calabria "Profondo food", insieme al Ministro dell'Agricoltura e delle Politiche alimentari e forestali Maurizio Martina, al Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, al Sindaco di Torino Chiara Appendino, ed al Presidente internazionale di Slowfood Carlo Petrini.
"Sono venuto a salutare la Calabria - ha affermato il Presidente Mattarella a cui è stato offerto pane jermano di Canolo- perché da questa terra stanno partendo delle esperienze molto importanti ed interessanti".
Il Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio ha ringraziato il Presidente Mattarella per aver visitato lo spazio della Calabria e per le parole di apprezzamento espresse nei confronti della nostra regione.

venerdì 23 settembre 2016

Pollino People Experiece con 25 aziende a Torino

Voler bene alla terra è lo slogan dell’edizione 2016 di Terra Madre, l’appuntamento internazionale biennale che Slow Food propone a Torino per raccontare il mondo buono, pulito e giusto.
Un’edizione che vedrà protagonista – come nell’ultima edizione di due anni fa – il Parco Nazionale del Pollino che della tutela della terra e dell’agroalimentare di qualità ne ha fatto un elemento di promozione del territorio e di attrattiva legata al turismo esperienziale sempre più diffuso in Italia. Lo stand Pollino People Experience, ubicato nella suggestiva cornice del Parco del Valentino, vedrà la partecipazione di oltre 25 aziende del territorio calabro – lucano legate dal comun denominatore di essere attività produttive in piena sintonia con l’area protetta, attente alla qualità ed identità delle produzioni.
“Al mondo in visita al Salone Internazionale del Gusto di Torino racconteremo la bellezza del Pollino con le storie di quanti hanno scelto di vivere e lavorare in questo meraviglioso territorio che da tempo si avvale della Carta Europea del turismo sostenibile ed è entrato a far parte a pieno titolo della rete mondiale dei Geopoarchi dell’Unesco – commenta il presidente Domenico Pappaterra presentando la spedizione del “paniere Pollino” – Un’occasione unica che ci permette di collocare le nostre eccellenze enogastronomiche al fianco delle migliori esperienze agroalimentari del mondo, forti anche del Marchio del Parco, un marchio di qualità ambientale, che sostiene e tutela gli uomini e le donne che hanno scelto il Pollino per continuare la tradizione agricola radicata da sempre sui nostri territori e che oggi è diventata occasione di sviluppo anche per tanti giovani che ritornano alla terra riscoprendone il valore economico e sociale, culturale e paesaggistico”.
Nel presentare l’edizione 2016 di Terra Madre il fondatore di Slow Food, Carlo Petrini, ha ribadito il valore “politico” delle scelte che ogni giorno compiono i consumatori: “Noi, con le nostre scelte, determiniamo il successo di un sistema di produzione, di agricoltura, di allevamento, e soprattutto determiniamo il futuro del pianeta”. “Voler bene alla terra significa prendersene cura, occuparsene con gentilezza e amore: coltivare e custodire l’ambiente deve essere il segno distintivo di questo momento”, ha commentato Petrini, presidente di Slow Food. “Serve una mobilitazione delle anime di tutti noi, un movimento globale che prenda in mano le disuguaglianze economiche ed ecologiche e si impegni per risolverle”. Dal 22 al 26 settembre il Pollino ha così deciso di ritornare da protagonista nel mercato nazionale e bissare il successo e l’entusiasmo generato dall’ultima partecipazione al Salone del Gusto delle produzioni agroalimentari del Parco.
La scelta di uscire dal polo fieristico, per venire incontro al pubblico e coinvolgere tutta la città si annuncia come una edizione che raddoppierà il numero dei visitatori. “Momento speciale – ha concluso Pappaterra – per presentare a centinaia di migliaia di visitatori le aziende migliori del Pollino e le unicità delle nostre eccellenze agricole” in un contesto tra i più qualificati nel panorama fieristico internazionale dove la centralità la assumono le Comunità del cibo e il ruolo da protagonisti che sempre più è assegnato a tutti coloro che nel mondo coltivano e producono il nostro cibo, mettendo in evidenza valori come responsabilità sociale e sostenibilità.
All’edizione 2016 di Terra Madre sono previsti circa 800 espositori da 100 Paesi, 180 Presìdi Slow Food italiani tra i quali figura anche il Moscato Passito al Governo di Saracena, 150 Presìdi Slow Food internazionali provenienti da 55 Paesi, 5000 delegati della rete di Terra Madre da oltre 500 Comunità del cibo, provenienti da 160 Paesi.

giovedì 22 settembre 2016

Promuovere il turismo "ispirazionale" con una fiera itinerante il Calabria

Si chiama Calabria Ispirata ed è la prima fiera itinerante delle eccellenze calabresi nell’ambito del turismo sostenibile, esperienziale e ispirazionale. L’idea è proposta da Destinazione Umana, Festival dell’ Ospitalità e Home for Creativity, con partenza prevista per il 25 settembre.

Si partirà da La Quercia di Licari, all’interno del Parco del Pollino e, passando per Orme nel ParcoHome for Creativity e altri interessanti progetti di scoperta responsabile del territorio, si arriverà sino a Scilla per il Festival dell’Ospitalità, dove si affronteranno argomenti legati all’innovazione turistica, al rispetto dell’autenticità dei luoghi e alle nuove forme di marketing territoriale.

In questa esperienza unica nel suo genere, l’ispirazione diviene un aspetto fondamentale: lasciarsi ispirare significa non avere fretta di trovare le risposte, ma imparare a farsi le domande giuste attraverso l’incontro con vere “buone pratiche” di successo, e costruire una relazione con le persone che le hanno ideate.
Il concetto di ispirazione è il medesimo alla base del turismo ispirazionale creato e promosso da Destinazione Umana, il primo tour operator al mondo che propone esperienze di questo tipo, tra cui appunto Calabria Ispirata. Sarà quindi un viaggio che lascerà un bagaglio importante agli stessi partecipanti, che potranno proporre e sperimentare nuove idee in ambito turistico, imprenditoriale e di valorizzazione del territorio.

Si tratterà anche di un percorso formativo: i partecipanti avranno l’obiettivo di raccontare e mostrare nuovi esempi di ospitalità e accoglienza nati in Calabria, sperimentando un modo diverso di intendere il viaggio, di afferrare la meta e il senso della partenza.

Ma la vera protagonista dell’iniziativa sarà la Calabria stessa, terra ostica ma capace di grandi potenzialità. Verrà attivato un percorso finalizzato a mettere in luce i punti di forza di una regione che diventa una vera e propria “destinazione umana”, ancor prima che meta turistica di interesse nazionale e internazionale.

Calabria Ispirata vuole invertire il processo, non partendo più da una progettazione turistica studiata “a tavolino”, bensì dalle esperienze peculiari che ognuno degli operatori del settore ha condotto portando avanti i propri progetti.

Ciò che emerge da questo quadro è una connessione solida e sincera con il territorio e i suoi abitanti, un modello turistico davvero consapevole e sostenibile, una rete che fa sintesi degli elementi caratterizzanti, delle storie umane che si celano dietro ogni luogo e delle ispirazioni che hanno nutrito e nutrono ogni iniziativa.