mercoledì 5 ottobre 2016

Inaugura la prima fontana di vino in Italia sempre aperta



Sarà inaugurata il prossimo 9 ottobre, dalle ore 17, la prima fontana di vino in Italia. E sarà in Abruzzo, a Caldari di Ortona (Chieti), a conclusione dell'evento "D'ora e Sempre" con raccolta e pigiatura del Montepulciano Storico Nitae della cantina Dora Sarchese.
L'iniziativa è dell'associazione non-profit Il cammino di San Tommaso, che da anni organizza percorsi spirituali e turistici da Roma ad Ortona, nella cui cattedrale sono custodite le spoglie dell'apostolo Tommaso. 
La nascita della fontana di vino è stata poi sostenuta da Nicola D'Auria, titolare della cantina Dora Sarchese, e progettata dall'architettoRocco Valentini.
La nascita dell'idea è presto detta: Dina Cespa e Luigi Narcisi, tra i fondatori del Cammino di San Tommaso, hanno viaggiato più volte sugli itinerari del Cammino di Santiago, in Spagna, imbattendosi nella fontana di vino della Bodegas Irache a Estella, in Navarra (nella foto), installata dall'azienda come segno di accoglienza dei pellegrini di passaggio.
La fontana spagnola ha ispirato l'associazione e, con il coinvolgimento dell'imprenditore ortonese, è stato deciso di realizzare l'opera.
Sarà, di fatto, la prima vera e propria fontana di vino in Italia, considerando che quelle storiche di Carosino (Taranto), San Floriano del Collio (Gorizia) e Marino (Roma) aprono in realtà i rubinetti solo in occasione di ricorrenze particolari, come feste patronali o altre festività popolari.

Inaugura la prima fontana di vino in Italia sempre aperta



Sarà inaugurata il prossimo 9 ottobre, dalle ore 17, la prima fontana di vino in Italia. E sarà in Abruzzo, a Caldari di Ortona (Chieti), a conclusione dell'evento "D'ora e Sempre" con raccolta e pigiatura del Montepulciano Storico Nitae della cantina Dora Sarchese.
L'iniziativa è dell'associazione non-profit Il cammino di San Tommaso, che da anni organizza percorsi spirituali e turistici da Roma ad Ortona, nella cui cattedrale sono custodite le spoglie dell'apostolo Tommaso. 
La nascita della fontana di vino è stata poi sostenuta da Nicola D'Auria, titolare della cantina Dora Sarchese, e progettata dall'architettoRocco Valentini.
La nascita dell'idea è presto detta: Dina Cespa e Luigi Narcisi, tra i fondatori del Cammino di San Tommaso, hanno viaggiato più volte sugli itinerari del Cammino di Santiago, in Spagna, imbattendosi nella fontana di vino della Bodegas Irache a Estella, in Navarra (nella foto), installata dall'azienda come segno di accoglienza dei pellegrini di passaggio.
La fontana spagnola ha ispirato l'associazione e, con il coinvolgimento dell'imprenditore ortonese, è stato deciso di realizzare l'opera.
Sarà, di fatto, la prima vera e propria fontana di vino in Italia, considerando che quelle storiche di Carosino (Taranto), San Floriano del Collio (Gorizia) e Marino (Roma) aprono in realtà i rubinetti solo in occasione di ricorrenze particolari, come feste patronali o altre festività popolari.

In arrivo il codice del Prosecco per i flussi commerciali

Un successo della collaborazione tra Unindustria Treviso, in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane, i tre Consorzi di tutela e il Cirve
Il Prosecco diventa grande: la Commissione Europea ha creato un apposito codice di Nomenclatura Combinata a 8 cifre specifico per il Prosecco spumante: 2204 1015, che entrerà in vigore il 1° gennaio 2017. Fino ad oggi, in Europa, solo Champagne ed Asti potevano vantare un codice proprio, per tutti gli altri spumanti, tra cui il Prosecco, rimaneva un generico “altri vini spumanti Dop”. Era quindi impossibile conoscere i reali flussi commerciali, ed era ancora più complesso cercare di prevenire le frodi e contraffazioni che colpiscono questo nostro vino di eccellenza.
Una vittoria conseguita grazie alla sinergia di Unindustria Treviso e dei tre Consorzi di tutela: Prosecco DOC, Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, Asolo Prosecco DOCG, che hanno unito le forze e la capacità di influenza in sede europea.
L’iter non è stato semplice: raccolta dei dati a supporto, grazie al contributo del CIRVE - Centro Interdipartimentale per la Ricerca in Viticoltura ed Enologia dell’Università di Padova - e dell’Istat; preparazione della proposta e di tutta la documentazione a corredo sotto la supervisione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, e sua successiva presentazione al Comitato Codice Doganale – sezione nomenclatura tariffaria e statistica (settore NC) della Commissione Europea, grazie al prezioso supporto delle Federazioni nazionali ed europee di categoria: Federdoc, Federvini, Unione Italiana Vini, EFOW e Comité Européen des Enterprises Vins.
“ E’ stata fondamentale – spiega Ivo Nardi, Presidente del Gruppo Vinicolo di Unindustria Treviso – la forte relazione che la nostra Associazione ha stabilito con l’Agenzia delle Dogane di Roma che partecipa al Comitato Codice Doganale, con la quale abbiamo lavorato in sinergia per oltre due anni per il raggiungimento di questo traguardo. È un esempio virtuoso dei vantaggi di una relazione proficua tra imprese e Pubblica Amministrazione, che è al centro dell’impegno di Unindustria Treviso per raggiungere obiettivi di interesse per il territorio e il Paese”.   
Quali i vantaggi più tangibili del nuovo codice del Prosecco? Innanzitutto, la tracciabilità dei flussi e quindi dei volumi di Prosecco che circolano in Europa e nel mondo. Utile ai fini statistici e per le politiche commerciali delle aziende, ma anche strumento importante di tutela contro i falsi ‘prosecco’ che utilizzano questo nome in modo fraudolento. All’interno della proposta sono state riportate, per le nove province di Veneto e Friuli Venezia Giulia in cui il Prosecco viene prodotto, anche le superfici coltivate e le produzioni ottenibili. La tracciabilità data dal nuovo codice di Nomenclatura Combinata consentirà quindi di individuare facilmente eventuali quantità anomale o in eccesso, e di andare a colpire i sempre più frequenti fenomeni di contraffazione. 

L'olio spalmabile di Reolì diventa realtà

Reoli' Srl, azienda nata nel 2015 dallo spin-off accademico R&DCal, industrializza il brevetto del progetto PON-Ricerca e Competitivita' 2007-2013 "Spread Bio-Oil" messo a punto dal Laboratorio di Reologia e Ingegneria Alimentare dell'Universita' della Calabria. L'azienda, spiega una nota, svolge tutte le sue attivita' in Italia e rappresenta un'interazione virtuosa tra il mondo della ricerca e dell'industria che ha portato all'implementazione di un processo innovativo per la produzione di grassi vegetali semisolidi e quindi di un olio spalmabile 'palm free', senza lattosio e colesterolo, oltre che privo di allergeni e grassi idrogenati. E' stato cosi' sviluppato un sostitutivo ai condimenti derivati da proteine animali ricchi di colesterolo e lattosio, come il burro, o contenenti olio di palma o grassi idrogenati come le margarine. "Gli atenei italiani sono una fucina di nuovi progetti, brevetti e invenzioni che spesso non trovano una reale applicazione nell'industria. Noi abbiamo l'orgoglio e il piacere di essere partiti dalla ricerca per sviluppare e industrializzare un prodotto altamente innovativo", afferma il management di Reoli'. "Anche se la nostra realta' e' nata di recente, l'idea imprenditoriale ha radici che partono da un iter di ricerca pluriennale svolto in sinergia con il laboratorio di ingegneria alimentare dell'Universita' della Calabria. Il frutto di questa collaborazione e' l'ingegnerizzazione di un prodotto unico che fin dai primi riscontri avuti promette di riscuotere grande successo nel mercato alimentare". Reoli' ha sviluppato una tecnica per cristallizzare l'olio tramite un processo fisico che non ne altera le proprieta' organolettiche, non prevede aggiunte di conservanti artificiali e non ricorre a processi di idrogenazione catalitica degli oli vegetali lavorati. La lavorazione degli olii avviene, inoltre, a basse temperature per non alterarne proprieta' e caratteristiche. La produzione avviene nel nuovissimo stabilimento di Corigliano Calabro, in provincia di Cosenza, dove e' in funzione un impianto completamente automatizzato a ciclo continuo. Il sistema di stoccaggio degli oli e la linea di lavorazione del prodotto operano in ambiente totalmente asettico dove l'azoto gioca il ruolo fondamentale per contenere e controllare i fenomeni ossidativi degli oli vegetali processati favoriti dal contatto con l'ossigeno. "Il processo di organogelazione, che attribuisce la consistenza solida dell'olio, non comporta un'alterazione chimica della sua composizione", spiega Lucia Seta, R&D Engineer di Reoli'. "Non e' la molecola a essere modificata ma i legami molecolari e per questo le proprieta' organolettiche dell'olio non vengono alterate. Il prodotto finito risponde ai requisiti di produzione alimentare anche dal punto di vista della consistenza meccanica". La tecnica adottata per l'ottenimento dei condimenti Reoli' si basa sull'impiego di emulsionanti di origine vegetale in grado di solubilizzarsi nell'olio e di sviluppare al suo interno, in particolari condizioni di temperatura e concentrazione, un reticolo cristallino idoneo a incrementarne la consistenza fino a renderlo semi-solido. Reoli' terra' la sua prima presentazione ufficiale in occasione del SIAL di Parigi, in programma dal 16 al 20 ottobre

"L'italiano più amato" di Caffo, la migliore campagna pubblicitaria

La distilleria F.lli Caffo, leader nel campo dei digestivi alcolici e conosciuta in Italia e nel mondo per il Vecchio Amaro del Capo, ha trionfato mercoledì 28 settembre 2016 a Milano, alla tredicesima edizione del Press&Outdoor Key Award, il galà promosso da Media Key, volto a supportare la creatività e l’efficacia della comunicazione pubblicitaria veicolata attraverso la stampa quotidiana e periodica, l’outdoor e le forme di comunicazione non convenzionali.
La campagna pubblicitaria è stata realizzata dall’agenzia di comunicazione Publione, da oltre sei anni partner dell’azienda Caffo, che continua a curare gli aspetti creativi e gestionali per il più corretto posizionamento del prodotto leader dell’azienda, il Vecchio Amaro del Capo. Per tutta l’estate 2016, la campagna “L’italiano più amato” è stata protagonista di una massiccia pianificazione, che ha interessato, oltre ad alcune maxi affissioni in Calabria, anche formati minori, che hanno toccato oltre 160 fra le località marittime più di tendenza in tutta Italia. Una pianificazione che ha sostenuto attivamente un claim incisivo e un visual che ha visto protagonista una femminilità moderna e seducente che sa scegliere il meglio del gusto.
Tutto questo all’interno di una campagna multimediale di grande impatto, che comprendeva numerosissimi passaggi dello spot “Freeze Your Moment” sulle reti TV RAI e Mediaset e dello spot radio su RTL 102.5, che ha dedicato a Caffo e al Vecchio Amaro del Capo, la diffusione dell’emittente che, nei mesi estivi, ha trasferito la redazione presso la prestigiosa sede del “Caparena” di Taormina, da dove ha trasmesso, in diretta, i suoi popolari programmi, con frequenti citazioni del prodotto Caffo e dei sempre più apprezzati cocktail, che lo vedono tra gli ingredienti di base.
Nel corso della premiazione che ha visto presente presso l’Auditorium dell’Università IULM a Milano un ampio pubblico di operatori del settore, Edward Voskeritchian (esperto nel commercio internazionale), a nome dell’editore di Media Key Roberto Albano, ha consegnato il prestigioso premio all’Amministratore Delegato dell’azienda Sebastiano Caffo. Per l’agenzia PubliOne hanno ritirato premio e diplomi il CEO Loris Zanelli e il Creative Director Maurilio Brini. “Per noi il Vecchio Amaro del Capo non è solo un prodotto – ha aggiunto Sebastiano Caffo –. Per noi è il traguardo di un secolo di tradizione e di passione. Quando abbiamo saputo che è diventato l’amaro più venduto in Italia nel canale GDO, abbiamo voluto festeggiare questo successo che, non a caso, arriva subito dopo le celebrazioni per il nostro centenario. Questa campagna è stata ideata proprio per esaltare questo felice momento della nostra storia e per continuare nello sviluppo della nostra presenza nei bar e nei locali più frequentati dai giovani, dove i bartender più creativi ci hanno consentito di scrivere e rinnovare costantemente ricettari di cocktail da gustare in mille occasioni”.

Uva, vendemmia e vino nei musei



Dal Bacco di Pier Francesco Mola in mostra alla Galleria Spada di Roma alla Tomba del Tuffatore del Parco Archeologico di Paestum, dal Fanciullo con Canestro di Frutta di Caravaggio della Galleria Borghese, sempre a Roma, al vaso con Dioniso che attinge il vino del Museo Nazionale archeologico di Taranto. Torna il 3 ottobre la domenica gratis nei musei e nei luoghi della cultura statale e il Mibact lancia una nuova campagna sfidando i visitatori ad una caccia a tesoro digitale nelle collezioni alla ricerca di paesaggi, nature morte, raffigurazioni sacre che hanno ispirato nei secoli le opere dei grandi maestri. Si parte con vino, uva e vendemmia, tema di ottobre, e si proseguirà via via con altri temi, ognuno legato ad un mese. Tutti potranno condividere le proprie foto con l'hastag #ottobrealmuseo e invadere i social con opere immortalate dai musei di tutta Italia. La campagna sarà promossa su tutti i social network, in particolare instagram @museitaliani, il profilo lanciato per le Olimpiadi.

Uva, vendemmia e vino nei musei



Dal Bacco di Pier Francesco Mola in mostra alla Galleria Spada di Roma alla Tomba del Tuffatore del Parco Archeologico di Paestum, dal Fanciullo con Canestro di Frutta di Caravaggio della Galleria Borghese, sempre a Roma, al vaso con Dioniso che attinge il vino del Museo Nazionale archeologico di Taranto. Torna il 3 ottobre la domenica gratis nei musei e nei luoghi della cultura statale e il Mibact lancia una nuova campagna sfidando i visitatori ad una caccia a tesoro digitale nelle collezioni alla ricerca di paesaggi, nature morte, raffigurazioni sacre che hanno ispirato nei secoli le opere dei grandi maestri. Si parte con vino, uva e vendemmia, tema di ottobre, e si proseguirà via via con altri temi, ognuno legato ad un mese. Tutti potranno condividere le proprie foto con l'hastag #ottobrealmuseo e invadere i social con opere immortalate dai musei di tutta Italia. La campagna sarà promossa su tutti i social network, in particolare instagram @museitaliani, il profilo lanciato per le Olimpiadi.

Torna "Milano Golosa"

Quest’anno ci sarà anche un occhio di riguardo per la cucina vegetariana e vegana, in sintonia con le tendenze d’abitudini e stili di vita che stanno prendendo piede. Torna Milano Golosa, la quinta edizione della manifestazione gastronomica creata da Davide Paolini, in programma dal 15 al 17 ottobre al Palazzo del Ghiaccio di Milano. In programma degustazioni, dibattiti e approfondimenti.
Tra gli ospiti di Milano Golosa 2016 ci saranno Valeria Mosca, forager e creatrice del centro ricerche Wood-ing sui cibi selvatici, Claudio Corallo, agricoltore e produttore di cacao a Principe-São Tome, gli chef, tra cui Pietro Leemann, anima del ristorante Joia e impegnato nella diffusione di una cucina che sia naturale, biologica, con piatti vegetariani e vegani. In programma anche una sfida tra le paninoteche italiane: creare tre panini in abbinamento a tre bibite vintage. La premiazione lunedì 17 ottobre a Palazzo del Ghiaccio.
Scopo della manifestazione è anche quello di far incontrare al pubblico milanese alcuni prodotti e materie prime di qualità d’Italia, in una sorta di tour eno-gastronomico attraverso duecento espositori.
Alcuni esempi sono i prodotti caseari: il Frant friulano, i formaggi di capra, le caciotte di latte vaccino, il Castelmagno d’alpeggio, il raviggiolo. Tra le novità di questa edizione c’è iltrombolotto, una salsa antica a base d’olio, limone trombolotto e varie erbe, la cui ricetta affonda le radici nelle preparazioni dei monaci cistercensi.
Poi i vini come il Lambrusco di Modena, il Chianti, il Chiaretto. Tra i salumi: la galantina di pollo, il salame d’oca, la mortadella; tra i dolci, i panettoni realizzati con la pasta madre.
La rassegna sarà aperta al pubblico sabato 15 ottobre (dalle 13 alle 21), domenica 16 ottobre (dalle 10 alle 20) e lunedì 17 ottobre (dalle 10 alle 17). Altri eventi si svolgeranno in ristoranti ed enoteche del centro – con il programma di Fuori Milano Golosa. Il biglietto d’ingresso costa 10 euro a persona, 5 euro per i bambini dai 6 ai 12, gratis i bambini sotto i 6 anni.