lunedì 15 giugno 2020

REGOLAMENTO 4° CONCORSO INTERREGIONALE DEI VINI ROSATI DELLE PROVINCE DI COSENZA, POTENZA E SALERNO


Articolo 1 – Il network “20 di..vini” indice ed organizza, con la collaborazione dell’ISF International Sommelier Foundation , il “4° Concorso dei vini rosati della province di Cosenza, Potenza e Salerno” le cui selezioni si svolgeranno a Cosenza presso il Complesso monumentale di San Domenico sabato 27 giugno 2020.

Articolo 2 - Il “4° Concorso dei vini rosati della province di Cosenza, Potenza e Salerno” si propone di valorizzare le migliori produzioni delle tre province, di favorirne la conoscenza e la diffusione e, nello stesso tempo, di meglio orientare le aziende a produrre vini di qualità.

Articolo 3 - Il Comitato organizzatore ha il compito di sovrintendere alla realizzazione dell'iniziativa e si avvarrà di tecnici ed esperti di fiducia per lo svolgimento delle fasi concorsuali e di particolari compiti di natura organizzativa.

Articolo 4 - Possono partecipare al concorso i vini rosati tranquilli e frizzanti a denominazione di origine controllata (DOP) e a indicazione geografica (IGP), nonché i vini spumanti rosati a denominazione di origine (DOP), a indicazione geografica tipica (IGP) prodotti e imbottigliati nelle tre province presentati da viticoltori, vinificatori in proprio, cantine sociali e aziende commerciali e industriali.
Possono partecipare al Concorso partite di vino già imbottigliate, di entità commerciale non inferiore, all’atto del prelievo, a 10 hl (circa 1.300 bottiglie della capacità di litri 0,750).
Non sono ammessi al Concorso vini aromatizzati, bevande aromatizzate a base di vino, cocktail di
prodotti, nonché vini presentati da aziende che abbiano avuto a loro carico, con sentenza passata in
giudicato, procedimenti giudiziari dovuti a frodi o sofisticazioni.

Articolo 5 - I vini partecipanti al Concorso vengono suddivisi in Vini Tranquilli, Vini Frizzanti e Vini Spumanti e sono suddivisi nelle seguenti categorie:
1) Vini Tranquilli rosati a denominazione di origine (DOP);
2) Vini Tranquilli rosati a indicazione geografica (IGP);
3) Vini Frizzanti rosati a denominazione di origine (DOP);
4) Vini Frizzanti rosati a indicazione geografica (IGP);
5) Vini Spumanti rosati a denominazione di origine (DOP);
6) Vini Spumanti rosati a indicazione geografica tipica (IGP)
Ai fini della classificazione e della verifica delle denominazioni di cui sopra saranno adottate le definizioni dell’Unione Europea; in mancanza di queste le definizioni vigenti stabilite dalla legislazione italiana. Non sono ammessi al Concorso tutti quei prodotti non ascrivibili ad una delle categorie sopra indicate.



Articolo 6 - Le aziende che intendono partecipare al concorso devono far pervenire inderogabilmente entro giovedì 25 giugno 2020, per ogni tipo di vino iscritto, alle reception della Segreteria del Concorso, presso: N2b, via Don Minzoni 8 – 87036 Rende(CS) tel. 393.6287001 - mail: dodicialitro@gmail.com;

a) copia dell’avvenuto versamento di € 40,26 tramite bonifico bancario intestato a “N2b” al seguente
IBAN: IT 23 G 07601 16200 000022659429 indicando la seguente causale di versamento “Contributo organizzazione - 4° Concorso dei vini rosati della province di Cosenza, Potenza e Salerno”; oppure tramite versamento su conto corrente postale n. 22659429.
b) n. 6 bottiglie per ogni lotto in concorso, di capacità di litri 0,750, completamente etichettate, confezionate e riunite in un unico imballaggio. Sul cartone di vino deve essere chiaramente scritto “campione non commerciale inviato per il 4° Concorso dei vini rosati della province di Cosenza, Potenza e Salerno”.
I vini inviati senza l’attestazione di avvenuto pagamento, saranno automaticamente esclusi dal Concorso.

Articolo 7 - Dal momento della ricezione tutti i campioni saranno conservati secondo le più rigorose norme di tecnica enologica. I campioni di vino prima di essere sottoposti all’esame della commissione saranno anonimizzati secondo l’utilizzo di due appositi codici.

Articolo 8 - La valutazione dei vini è effettuata da un’apposita commissione composta da 4 persone tra cui un giornalista o esperto del settore vitivinicolo italiano o straniero nominato dall’Ente organizzatore.
La commissione valuterà i campioni in base al metodo “Union Internationale des Oenologues”. Le valutazioni sono espresse autonomamente da ogni componente la commissione. Il punteggio finale di ogni campione è determinato dalla media aritmetica dei singoli giudizi numerici previa eliminazione del punteggio più alto e di quello più basso.

Articolo 9 - Il giudizio emesso dalla commissione è inappellabile. A salvaguardia del prestigio delle aziende partecipanti, non viene reso noto l’elenco dei vini non selezionati e delle aziende che li hanno presentati, né il punteggio assegnato ai singoli campioni dei vini selezionati. Ogni azienda può richiedere al Comitato organizzatore, copia dei documenti di valutazione relativi ai propri vini.

Articolo 10 - Saranno premiati ex-aequo con Diploma di Merito tutti i vini rosati di ogni categoria che avranno ottenuto il punteggio minimo di 80 centesimi. I primi tre vini che, nell’ambito di ciascuna categoria prevista dal precedente articolo 5, avranno ottenuto il punteggio più elevato, purché non inferiore a 80 centesimi, saranno premiati rispettivamente con Medaglia d’Oro, Medaglia d’Argento e Medaglia di Bronzo.
Le premiazioni dei vini si svolgeranno nell’ambito di un’apposita cerimonia che si terrà il 27 giugno a Cosenza. Le Aziende produttrici dei vini selezionati potranno allestire un banco assaggio autonomo durante la giornata prevista per il concorso a partire dalle ore 17 sino alla fase di premiazione, previa comunicazione da parte dell’organizzazione degli spazi riservati e delle autorizzazioni necessarie.
Le Aziende potranno altresì fornire all’organizzazione un adeguato numero di bottiglie dei vini partecipanti al Concorso (almeno 6 per tipo) al fine di permettere la degustazione gratuita attraverso un banco assaggio condiviso, alla presenza di un sommelier dell’organizzazione.

Articolo 11 L’organizzazione si riserva la facoltà di spostare la data del Concorso qualora cause
indipendenti dalla sua volontà ne impedissero l’effettuazione nella data prestabilita. Impegnandosi a
comunicare tempestivamente ai partecipanti la nuova data.

Articolo 12 Tutti i partecipanti, con l’invio dei vini e il versamento del contributo per l’organizzazione del Concorso:
- autorizzano registrazioni, riprese e diffusioni a livello televisivo, audiovisivo, fotografico del Concorso, dichiarando di nulla pretendere in proposito dall’organizzazione e/o da altri; - sollevano l’organizzazione da qualsiasi responsabilità morale, civile e patrimoniale per eventuali danni che, dalla loro partecipazione al Concorso, possano derivare a persone o cose; - dichiarano di aver preso visione e di accettare integralmente tutti gli articoli compresi nel presente regolamento.

Articolo 13 Informativa ai sensi dell’art. 13 del D. Lgs. 196/2003 – Codice in materia di protezione dei dati personali. Ai sensi del D. Lgs. 169/03 della tutela dei dati personali si informa che i dati comunicati dai partecipanti saranno trattati dall’organizzazione per la realizzazione del “4° Concorso dei vini rosati della province di Cosenza, Potenza e Salerno” e potranno essere comunicati per il medesimo scopo ad altre associazione e/o società. In relazione a tali dati la persona interessata potrà aggiornarli, modificarli ed integrarli, o semplicemente annullarli. Il partecipante dà atto di essere stato preventivamente informato circa gli elementi indicati dal D. Lgs. 169/03 ed acconsente
espressamente che i dati forniti siano trattati come indicato.

Articolo 14 - Per qualsiasi controversia il Foro competente è quello di Cosenza.

lunedì 8 giugno 2020

Caffo acquisisce anche Bisleri e produrrà la Ferro China




Gruppo Caffo 1915 mette a segno un altro grosso colpo con l’acquisizione del marchio storico Ferro China Bisleri, nota specialità a base di ferro e corteccia china, ora passata al noto gruppo del beverage di qualità, che ne organizzerà nei prossimi mesi il grande rilancio in Italia e nel mondo.
Il marchio, dapprima di proprietà Cinzano che lo deteneva dagli anni Ottanta, è confluito insieme ad un ampio portafoglio di marchi in Diageo,  la multinazionale che ora lo ha ceduto a Gruppo Caffo 1915. Per molti anni, Ferro China Bisleri è rimasta quiescente nel portafoglio di Diageo che non ha mai puntato al suo rilancio, fino ad arrivare a cessarne la distribuzione.
In verità, Ferro China Bisleri vanta una grande storicità e memorabilità del marchio, un potenziale che non è passato inosservato alla famiglia Caffo che ha fatto di tutto per riportare ‘a casa’ un’icona del Made in Italy, alla quale puntava da anni.
Noi che siamo nati in questo settore, conosciamo bene la potenzialità del marchio Bisleri.Questa acquisizione rappresenta una grande conquista sia per il suo glorioso passato che per la sua storicità. Dal 1881, ha attraversato con gli italiani guerre, epidemie, carestie e viaggiato con i nostri emigrati in ogni angolo del mondo”, racconta Giuseppe Caffo Presidente di Gruppo Caffo 1915.
Prosegue Sebastiano Caffo Amministratore Delegato del gruppo: “Come abbiamo già fatto con altri storici brand, uno tra tutti Elisir Borsci S. Marzano, portare un marchio importante come Ferro China Bisleri nel nostro portafoglio prodotti, significa tutelare la storia della liquoristica italiana. D’altra parte, questa è anche una scelta di grande responsabilità che ci obbliga ad impegnarci per creare un futuro degno degli antichi fasti di Ferro China Bisleri, nato come innovazione e divenuto ormai parte importante della nostra tradizione.Il nostro primo obiettivo sarà riposizionarlo con la sua identità originaria, a metà tra la galenica e la liquoristica; su questo presupposto,abbiamo costituito una nuova società che si occuperà anche di sviluppare nuove specialità e la prima diversificazione è già allo studio.”
cedere questo pezzo di storia italianaè stata la multinazionale Diageo dalla quale Gruppo Caffo 1915 ha acquistato anche il marchio olandese Petrus Boonekamp, solo alcuni mesi fa. Altavolo delle trattative gli stessi attori della complessa transazione di Petrus Boonekamp tra cui Andrea Scarsi, responsabile delle attività di Mid-Cap Advisory in Equita che ha dichiarato:  “Come Equita SIM siamo particolarmente soddisfatti di aver affiancato un'eccellenza italiana quale il Gruppo Caffo 1915 in questa ulteriore acquisizione, riportando in Italia un marchio ed un prodotto storico e dal grande fascino come Felice Bisleri".
Le acquisizioni sono state gestite come due operazioni distinte e separate e, nel caso di Ferro China Bisleri, è stata costituita una new company con lo stesso nome della società originaria creata dal fondatore e detentrice del marchio,ovvero la Felice Bisleri& C. con sede a Milano.
Una scelta in onore dell’inventore di Ferro China,Felice Bisleri, un garibaldino con la passione per la chimica, l’erboristeria e i liquori che nel 1881 riesce a portare sul mercato, prima italiano e poi mondiale, il suo prodotto riconosciuto da tutti per le virtù ricostituenti e salutari, tanto da essere ‘prescritto’ dai medici di famiglia come corroborante.Il Ferro China Bisleri era utilizzato in famiglia come cura per l’astenia, la debolezza, come ricostituente dopo le malattie e persino come rimedio per il corpo durante le epidemie di malaria e di colera.Tante sono le testimonianze storiche che confermano il successo nel campo della salute, come attesta,tra gli altri, il medico Pantossi nel 1884, che lo prescrive proprio ai malati di colera. Il Ferro China Bisleri, amaro aperitivo, era visto al pari di una medicina contro il deperimento o per ritrovare le forze a primavera grazie al suo ingrediente principale, il ferro.  È risaputo, inoltre, che dalla China (altro elemento base di questa specialità), si estrae il chinino usato per lungo tempo come cura per la malaria.
Da qui, Bisleri, oltre a creare liquori, diversificò la produzione con altri preparati, soprattutto farmaceutici e i più famosi,sempre a base di chinino,l’esanofele, compresse per gli adulti e l’esanofelina, sciroppo per bambini, servirono proprio per curare la malaria in tutto il mondo.
Il suo uso era così diffuso e noto da valicare i confini nazionali, trovando mercato persino oltreoceano in Sudamerica, a New York e finanche in Australia, ovunque ci fosse una comunità di emigrati italiani.
Copiato e imitato negli anni, durante il suo periodo di oblio altri prodotti hanno cercato di soppiantare Ferro China Bisleri, millantando la stessa formula e addirittura facendo intendere un cambio di etichetta.Fatto che dimostra come, ancora oggi, Ferro China Bisleri sia popolare e presente nella memoria e nell’affezione del pubblico più adulto. Questo perché oltre a ideare una ricetta dalle grandi qualità, Bisleri aveva,in pratica, inventato il marketing dei liquori creando il primo vero slogan che recitava: “Volete la salute?”, certamente una domanda di grande impatto, rafforzata dalla figura di un leone ruggente, simbolo di forza, energia e vigore. Il leone Bisleri ha campeggiato per oltre un secolo sui manifesti e sulle pubblicità, lasciando un segno indelebile,mai scalfito, che oggi riemerge. 
Ora, con la nuova acquisizione, Ferro China Bisleri può tornare ad occupare il posto che merita nel mercato grazie alla piacevolezza della sua originale composizione.  Una formula segreta che prevede infusi tutti naturali di erbe rare, erbe benefiche e gradevoli, dalle proprietà digestive e aperitive e due ingredienti principali:la corteccia di china calissaya, nota a farmacisti ed erboristi per la sua azione antimalarica e febbrifuga eil citrato di ferro.
Ferro China Bisleri è stato il primo liquore in assoluto ad essere realizzato con il sale di un metallo, guadagnando il posto di precursore degli integratori e dei ricostituenti. Per questo, l’azienda sta pensando di far tornare il marchio in farmacia non solo con Ferro China ma anche con altre specialità a marchio Bisleri.
L’infuso, già in lavorazione negli stabilimenti Caffo, sarà proposto secondo la ricetta originale con una gradazione alcolica di 21 gradi,seguendo per intero e nei dettagli la ricetta storica manoscritta da Felice Bisleri il cui originale è stato ritrovato grazie alla collaborazione di un suo discendente diretto.
Nel rilanciare il brand, Gruppo Caffo 1915 si avvarrà della sua capillare ed efficiente rete commerciale con un’attenzione particolare al mercato italiano e per quanto riguarda l’estero, soprattutto ai mercati sudamericano e australiano.
In virtù delle sue caratteristiche, Ferro China Bisleri sarà propost ain mixology e come vero aperitivo e certamente, anche in ristorazione come digestivo. In questo momento, datala contingenza, sarà disponibile esclusivamente sull’e-commerce Caffo.store nella versione da 50 cl. e successivamente, già da fine giugno, nella bottiglia da 70 cl. La bottiglia sarà sempre la stessa,originaria del 1881, leggermente rivista con un restyling che manterrà tutto il fascino della sua storia.